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Timeless Classics - Dino 246 GT

DINO 246 GT

Images ©timelessclassics.com

Una Ferrari che NON DICEVA IL SUO NOME

La Dino 246 GT, presentata nel 1969, è molto più di una semplice GT italiana. È un'auto a sé stante, nata da un desiderio molto personale di Enzo Ferrari: rendere omaggio a suo figlio, Alfredo “Dino” Ferrari, brillante ingegnere scomparso prematuramente nel 1956. Fu lui a lavorare a un progetto di motore V6 leggero, che avrebbe gettato le basi per questa vettura eccezionale.

 

Per ragioni di immagine, dato che Ferrari riservava il suo nome ai V12, l'auto non porta il famoso “Cavallino Rampante”, ma semplicemente “Dino”. Ciò non ha impedito a questa linea bassa, nervosa, fluida, disegnata da Pininfarina e costruita da Scaglietti, di diventare una delle più belle auto sportive mai create.

Timeless Classics - Dino 246 GT
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Timeless Classics - Dino 246 GT

V6 centrale AD ALTO RENDIMENTO

La Dino 246 GT è alimentata da un motore V6 da 2,4 litri, posizionato centralmente nella parte posteriore, un'architettura ancora rara all'epoca sulle auto da strada. Questa scelta tecnica, ispirata alle monoposto da competizione, consente una distribuzione dei pesi ideale e una notevole agilità nella guida dinamica. Progettato dall'ingegnere Vittorio Jano, il V6 a 65° trae le sue origini dall'automobilismo sportivo e sviluppa 195 cavalli con un sound che gli è proprio.

 

Lontano dal rombo rauco dei classici V12 Ferrari, il motore della Dino produce un suono più acuto, metallico, quasi nervoso, che sale di giri con una facilità sconcertante. Questa firma acustica, unita alla leggerezza dell'insieme (circa 1.100 kg), conferisce alla 246 GT un carattere vivace, sottile e particolarmente coinvolgente, rafforzando il suo status di auto per puristi. Si tratta di una meccanica vecchio stile che si guida con finezza e impegno, dove ogni aumento di regime racconta una storia.

Timeless Classics - Dino 246 GT
Timeless Classics - Dino 246 GT
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Dall'ombra ALLA LUCE

All'uscita, la Dino 246 GT fu accolta con cautela da alcuni puristi della Ferrari. Tuttavia, poco a poco conquistò i cuori. Personaggi famosi come Keith Richards o Elton John si innamorarono delle sue linee e del suo spirito così particolare.

 

Oggi è un'icona. Una svolta nella storia di Maranello. Una dimostrazione che la passione e l'equilibrio a volte valgono più dei numeri.

Il modello presentato a Timeless Classics è di origine francese, riconoscibile dai suoi fari gialli, e in livrea Giallo Modena.

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